La depressione come causa della resistenza all'insulina

La depressione come causa della resistenza all'insulina

La depressione risulta avere un’importante correlazione alla resistenza all’insulina: grazie ad una recente ricerca sono stati individuati due marcatori per diagnosticare questa patologia e limitare ripercussioni come il diabete.

L’insulina è un ormone che controlla i livelli di zucchero nel sangue, motivo per cui un'alterazione della sua quantità o funzionalità può causare ripercussioni notevoli, come il diabete. Secondo diversi studi, esiste una correlazione tra queste patologie e la depressione: Andrea Fagiolini, Direttore della clinica psichiatrica e ordinario di psichiatria all’Università di Siena, ha sottolineato che chi è diabetico ha 2-3 volte la probabilità di soffrire di depressione rispetto a chi non ne soffre. Viceversa, il 40-60% delle persone con depressione presenta alterazioni del meccanismo di regolazione della glicemia che aumentano il rischio di diabete.

Chi soffre di depressione infatti, come conferma uno studio condotto dal professor Claudio Mencacci, Presidente della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, riporta un livello di glicemia più alto e maggiore resistenza all’insulina e c’è una reale possibilità - fino al 30% - che le due patologie coesistano.

Recentemente, questa relazione è stata approfondita da un’ulteriore ricerca pubblicata sulla rivista Jama Psychiatry. La dottoressa Kathleen Watson, ricercatrice del Centro di Neuroscienze alla Stanford Medicine University, e i suoi colleghi hanno sottoposto ad un controllo 1.269 campioni di sangue, prelevati per uno studio sulla depressione e ansia dei Paesi Bassi; i partecipanti sono stati categorizzati in tre gruppi, dividendo chi era depresso da chi era guarito e da chi invece non si era mai ammalato. La ricerca ha indagato sui livelli di resistenza all’insulina, principalmente in base a due biomarcatori: l'indice di controllo quantitativo della sensibilità all'insulina (Quicki) e il rapporto tra trigliceridi e lipoproteine ad alta densità (Hdl). Quello che è emerso è che chi è malato di depressione maggiore ha dimostrato una maggiore resistenza all’insulina rispetto agli altri.

La resistenza all’insulina non è infatti solamente periferica, ma in primis comprende anche il cervello, che, tramite alterazioni della capacità dei neuroni, risponde all'attività dell’insulina: non a caso, la presenza dell’insulina si concentra in aree del cervello particolarmente correlate con la depressione, come ipotalamo, ippocampo e corteccia.

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