Covid-19: obesità e depressione per un bambino su due

Covid-19: obesità e depressione per un bambino su due

Le limitazioni e l’inattività causate dalla pandemia stanno avendo delle ripercussioni preoccupanti sul benessere fisico e psicologico dei minorenni italiani: un bambino su tre lamenta uno stato di ansia e la percentuale cresce negli adolescenti.

Dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia, i numeri parlano chiaro: i casi di depressione e ansia sono aumentati in maniera esponenziale ed i bambini sembrano essere proprio la categoria più a rischio. La paura del covid-19, l’ansia del contagio, tutte le limitazioni e incertezze di uno stato di precarietà permanente, la mancanza di valvole di sfogo e distrazione, sono tutte componenti che hanno pesato sulla comparsa di questo tipo di disturbi e malesseri.

Sicuramente, per i più piccoli, hanno inciso in negativo la privazione del contatto e dell’interazione coi coetanei, dovuta alla chiusura delle scuole e dei centri sportivi - fondamentali come luoghi di aggregazione giovanile. Secondo una indagine di Ipsos commissionata dal dipartimento per lo Sport e realizzata con la collaborazione dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive dello Spallanzani, il Policlinico Gemelli di Roma e l’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù dal titolo “L’impatto del Covid sullo sport”, l'impossibilità di fare sport ha lasciato non pochi segni sui giovani e giovanissimi.

Lo studio dei dati raccolti ha innanzitutto evidenziato un aumento del peso su più di un bambino su 3 e nel 43% dei ragazzi, dovuto al conseguente aumento di appetito. Ma non solo, gli esperti hanno accertato un profondo stato di malessere segnalato da spossatezza proporzionale all’età: il 26% fra i bambini di 6-10 anni, 37% dagli 11-13 anni, 42% dai 14-16 e più di un ragazzo su 2 fra quelli di età compresa fra 17 e 19 anni.

I sintomi sono molteplici e diversi: sono aumentati i disturbi del sonno per il 28% dei bambini e il 37% dei ragazzi e in moltissimi hanno percepito malesseri fisici; i dolori muscolari sono aumentati rispettivamente del 16 e del 31%, mentre in tanti hanno lamentato mal di pancia (con un aumento pari a poco più del 15% per entrambe le categorie) e mal di testa (il 14% dei bambini contro il 20% degli adolescenti).

Ma oltre a problematiche fisiche, anche l’umore è stato compromesso dalla mancanza di attività fisica. Circa il 55% dei bambini e il 69% dei ragazzi hanno ammesso di sentirsi più tristi rispetto al periodo pre-pandemia, mentre oltre il 50% dei soggetti raccontano di essere apatici rispetto la situazione. E’ stato registrato anche un aumento dei sintomi legati all’ansia quali tensione, irritabilità o una percezione negativa del futuro, riscontrato principalmente - con una percentuale che oscilla tra il 35-40% - tra gli adolescenti della fascia d’età che comprende tra 17 e i 19 anni, con una prevalenza delle ragazze di almeno 7 punti percentuali.

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